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Emergenza povertà in Sicilia, sempre più numerosi i “nuovi poveri”

Il fenomeno dei “nuovi poveri”  sta assumendo in Italia ed in particolare in Sicilia dimensioni sempre più preoccupanti.

La Sicilia si trova al terzo posto tra le regioni italiane, superata soltanto dalla Campania, dove la percentuale sale al 43,5%, e dalla Calabria, al 48,8%. L’emergenza povertà è ancora più preoccupante se si guarda alla media nazionale, che si ferma al 23,1%, oltre 13 milioni di persone. Ciò significa che circa il 14,4% dei poveri italiani risiede in Sicilia.

Due milioni di persone in Italia vivono con mille euro al mese e non riescono a sostenere spese impreviste. Secondo l’analisi della Cgia il 14,4% dei poveri di tutta Italia risiede proprio in Sicilia.

Quasi la metà dei siciliani si trova a rischio povertà o esclusione sociale. Circa due milioni di siciliani, il 40,9% del totale, si trovano a dover vivere con circa mille euro al mese o vivono in famiglie che non sono in grado di sostenere spese impreviste, sono in arretrato con il pagamento delle bollette o dell’affitto, non sono possono permettersi di riscaldare casa, di sostituire l’arredamento danneggiato o l’abbigliamento usurato, e nemmeno di possedere un’auto.

La situazione è aggravata da fattori strutturali, come la disoccupazione, l’assenza di opportunità lavorative e la mancanza di politiche efficaci di sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Le statistiche mostrano che molti siciliani vivono con meno di mille euro al mese e affrontano difficoltà nel sostenere spese quotidiane, come il pagamento delle bollette o l’affitto. La mancanza di risorse economiche impedisce anche l’accesso a beni e servizi essenziali, come riscaldamento, arredamento adeguato e mezzi di trasporto. Inoltre, la povertà limita gravemente le opportunità di svago e socializzazione, privando le famiglie di esperienze fondamentali per il benessere psicologico e sociale.

Ancora, si tratta di famiglie che non possono permettersi momenti di svago, che sia una settimana di vacanza all’anno o mangiare fuori una volta al mese. I dati, relativi al 2024, sono stati prodotti dall’Eurostat ed elaborati dall’ufficio studi della Cgia, l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre.

L’emergenza povertà in Sicilia oramai non è solo un problema economico, ma un fenomeno che coinvolge aspetti sociali, culturali ed emotivi.

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