NewsUGL UTL Palermo

Carcere Pagliarelli, neonata in cella con la madre. CNPP, UGL e SPP: “Mancano strutture idonee in Sicilia”

Una bambina di appena un mese è reclusa nel carcere Pagliarelli di Palermo insieme alla madre detenuta. Una situazione definita “inaccettabile” dai sindacati CNPP, UGL e SPP, che denunciano la totale assenza in Sicilia di strutture idonee, come gli Icam (Istituti a custodia attenuata per detenute madri), pensati per garantire un ambiente più umano e rispettoso dei diritti dei minori.

“È un pugno nello stomaco per tutto il sistema penitenziario” – afferma Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale CNPP/SPP – “la presenza di neonati in carcere non può essere accettata in una società civile”.

A lui si unisce Filippo Virzì (UGL), che sottolinea la criticità della situazione anche per il personale femminile di Polizia Penitenziaria, che vive con dolore queste realtà. Entrambi auspicano l’immediata adozione di soluzioni alternative alla detenzione in carcere, come l’utilizzo del braccialetto elettronico o l’accoglienza in strutture protette.

Aldo Di Giacomo, Segretario Nazionale del sindacato  SPP,  denuncia che il caso palermitano non è isolato: “Sono 12 i bambini attualmente reclusi in Italia con le loro madri. Servono case famiglia, non carceri”.

I sindacati chiedono un intervento urgente delle istituzioni per garantire tutela e dignità ai minori coinvolti.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *