UGL : Aggressione a due operatori al Pronto Soccorso del “Giglio” di Cefalù. “Servono misure di sicurezza permanenti, non solo estive”
Nessuno ne ha dato risalto ad esclusione di Tele One con un post su Facebook, riteniamo doveroso intervenire seppur a distanza di giorni per un grave episodio di violenza perpetrato nel pomeriggio di sabato 9 agosto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Giglio” di Cefalù, forse perché in tanti impegnati nelle proprie vacanze estive, due operatori socio sanitari in servizio sono stati aggrediti da un paziente straniero in evidente stato di alterazione psicofisica.
Il paziente, arrivato in Pronto Soccorso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, in evidente stato confusionale e privo di indumenti, è stato invitato con fermezza ed educazione a rientrare nella propria stanza. Dopo aver reagito con spinte e aggressioni fisiche nei confronti del personale, l’uomo si è scagliato prima contro un operatore e successivamente contro un secondo collega accorso in aiuto, generando momenti di caos e paura tra gli altri pazienti in attesa.
Solo l’intervento provvidenziale dei Carabinieri presenti in ospedale ha permesso di riportare la situazione sotto controllo e di consentire la sedazione del paziente, poi ricoverato in Psichiatria. I due operatori hanno riportato contusioni e hanno sporto denuncia.
“È inaccettabile che episodi di tale gravità continuino a verificarsi nei Pronto Soccorso – dichiara Claudio Marchesini Segretario territoriale responsabile del sindacato UGL di Palermo –. Non possiamo accettare che i professionisti della sanità lavorino quotidianamente in condizioni di pericolo, senza tutele né adeguati sistemi di vigilanza. La sicurezza non può essere garantita solo nel periodo estivo: occorre una presenza costante e permanente di personale di sorveglianza all’interno dei presidi ospedalieri.”
L’UGL di Palermo, esprimendo solidarietà e vicinanza ai colleghi aggrediti, ribadisce l’urgenza di interventi immediati per garantire condizioni di lavoro sicure e tutelare l’incolumità sia degli operatori sanitari che dei pazienti.